Grigio neutro: come impostare un colore non banale
Prima della versione 2013 della ISO 12647-2 era definito grigio un colore che ha lo stesso a* b* del supporto di stampa oppure un colore che ha lo stesso a* b* del mezzo tono stampato con inchiostro nero chiamato true gray da ECI (European Color Initiative).
Se la prima definizione è più adatta per le alte luci, dove la carta ha molta influenza sul colore, la seconda è più adatta per le zone d’ombra dove la maggior coprenza del nero attutisce l’influenza della carta.
Quanto dichiarato non era soddisfacente in quanto non univoco e non valido su tutto l'asse del grigio.
Una definizione corretta di grigio è venuta con la versione 2013 della ISO 12647-2.
Grigio è quel colore che, ad un determinato valore L*, assume per a* e b* un colore che sta sui segmenti di congiunzione tra a*/b* carta e a*/b* (teorico) per L* C100M100Y100 (nell'immagine qui a fianco le Printing condition corGae per le carte Patinata e Uso mano).
Dichiarare un grigio non è banale. Infatti ogni carta ha un suo grigio per di più praticamente impossibile da definire con numeri CMYK attraverso i normali software grafici di progettazione personale.
Un creativo che lavora con la Creative Suite può ottenere il risultato definendo il grigio in RGB con pari valori per i tre primari o con una percentuale di K di un colore CMYK o Gray.
Un grigio di solo K può non essere morbido. Pertanto meglio definire i grigi in RGB.
Penserà il color management del flusso di lavoro dello stampatore a trasformarlo nei valori corretti in base alla carta usata.
Qui sotto le tonalità a 8 bit canale = 24 bit di grigi neutri RGB che sono tali se tutti e tre i canali R, G e B sono uguali (mettiamo quindi un solo valore ricordando che il grigio dovrà essere ottenuto con una terna di numeri uguali):
Le curve di bilanciamento, un metodo alternativo ma più complicato
Se proprio ci si vuole "complicare la vita" c'è un terzo metodo che consiste nell'utilizzare le curve di bilanciamento come mostrato qui sotto.
Nei grafici qui sopra sono indicati sull'asse orizzontale i valori di luminosità L*, mentre su quello verticale la percentuale di C, M e Y per ottenere un grigio neutro. I grafici possono essere utilizzati sia partendo da L*, ma è poco pratico, oppure dai colori.
Si dovrà individuare quanto Ciano usare e, sulla stessa linea verticale, Magenta e Giallo.
Se sulla carta patinata di sinistra (PLO) all'80% di Ciano corrisponde il 72% di Magenta e il 66% di Giallo, su quella uso mano sbiancata di destra (UMS) per ottenere un grigio neutro con lo stesso 80% di Ciano si dovrà fare un colore con un po' meno di Magenta (71%) e un po' più di Giallo (69%) e questo per compensare la maggior quantità di sbiancanti ottici.
Come si crea una curva di bilanciamento del grigio
Un operatore di prestampa e/o di stampa ha bisogno di conoscere quanto Ciano, Magenta e Giallo deve usare per ottenere una curva neutra.
Questo dato può essere derivato unicamente dai valori L*a*b* che stanno sul segmento di congiunzione tra a*/b* C100 M100 Y100 e a*/b* carta. In realtà il punto più scuro è un po' più complicato essendo il valore teorico di a* e b* stabilito con la formula qui sotto partendo da L* di C100 M100 Y100. Questo perché in quella posizione non c'è abbastanza Ciano per neutralizzare tutto quel Magenta e Giallo per cui a* e b* reali si trovano sempre spostati rispetto al valore torico della formula.
Conosciuto il bianco carta e definito arbitrariamente un valore L*, a* e b* si calcolano con la seguente formula:
a* = a* paper x (1-0,85 x (L* paper – L*) / (L* paper – L* cmy))
b* = b* paper x (1-0,85 x (L* paper – L*) / (L* paper – L* cmy))
Il coefficiente 0,85 rappresenta un adattamento visivo dell’85% per il bianco della carta.
L*cmy è il valora della tacca C100 M100 Y100.
Attraverso questa formula e l’uso di un software che fornisce la combinazione CMY del valore L*a*b* ricercato, nonché un foglio di calcolo con le formule impostate, è possibile costruire la curva caratteristica del bilanciamento del grigio così come dichiarato nell’Annex A della ISO 12647-2:2013.
Stabilita la curva, l'aspetto più interessante non è tanto quello di definire una ricetta CMY neutra ma verificare quanto la propria macchina da stampa la onora e per far ciò è necessario avere una scaletta di controllo da misurare.
Kit controllo colore: corGae_GrayBalance_FOGRA51_v1 [+ FOGRA52]
Per i nostri controlli abbiamo realizzato il kit corGae_GrayBalance_FOGRA51_v1 che potete scaricare gratuitamente da qui (unitamente al kit del FOGRA52) e che comprende un foglio di calcolo e due scalette di controllo, una Small con 9 tacche e una Large con 25 tacche (mostrata qui sotto).
Il foglio di calcolo è impostato per FOGRA51/FOGRA52 (qui la versione per la scaletta da 9 tacche, ma nel kit ci sono tutte e due le versioni) ma può essere utilizzato per qualsiasi caratterizzazione a condizione di disporre di software in grado di restituire una ricetta CMY da un valore L*a*b*, aspetto questo molto problematico
Le scalette invece possono essere utilizzate unicamente per FOGRA51/FOGRA52.
Se si vogliono fare verifiche per una diversa caratterizzazione occorrerà mettere nelle tacche i valori CMY specifici.
Per utilizzare il foglio con una caratterizzazione diversa è necessario leggere il valore L*a*b* del supporto e il valore L* della stampa di C100 M100 Y100.
Per come è impostato il foglio metterà i valori L* così misurati nella prima e ultima tacca e poi compilerà i valori intermedi con la media degli estremi di riferimemento.
In pratica la tacca mediana 5 sarà la media della 1 e della 9, la 3 della 1 e della 5 e così via.
Il foglio calcolerà autonomamente i valori a* e b* ma se non si dispone di software per ottenere dai L*a*b* la terna CMY il percorso si interrompe qui: non sarà infatti possibile realizzare la scaletta con i valori teorici dell'asse dei grigi su cui misurare il comportamento della propria macchina da stampa.
Si tratta di un reale problema che limita molto l'uso di questa procedura a meno che non ci accontenti di valutare un grigio percettivamente neutro che nasce da una terna RGB, viene trasformato dal software dell'impianto (quindi anche con una certa quantità di K) e può essere agevolmente misurato e confrontato. Per questa procedura si rimanda alla pagina specifica della verifica generica di un grigio neutro.
Verifica di una stampa
Una volta stampata la scaletta si tratterà di misurarla e riempire i campi "Valore L*a*b* letto".
Il foglio restituirà immediatamente il ΔCh con colorazione delle celle per avere una visualizzazione immediata della qualità dell'impianto stampa.
Per il calcolo del ΔCh si usa la formula: ΔCh = [(a*1 – a*2)2 + (b*1 – b*2)2]1/2 dove a*1 e b*1 sono il target e a*2 e b*2 i valori misurati.
Su questo argomento si è incentrata la prima parte del TAGADay 2019 al quale Elia Nardini titolare di corGae, ha presentato una relazione che potete scaricare da qui.