Stampa digitale HP Indigo vs offset: Gamut a confronto
Il Gamut raggiunto in quadricromia dai nostri sistemi di stampa digitale HP Indigo è di 427.352 ΔE3 su carta patinata, pari a +10% rispetto ai 386.692 ΔE3 del FOGRA51 in stampa tradizionale offset.
Ancora maggiore è la differenza sulle carte uso mano.
Poiché gli inchiostri liquidi ElectroInk di HP restano in superficie, viene meno l'effetto spegnimento dei colori dovuto all'assorbimento da parte della carta: il nostro Gamut su uso mano raggiunge 296.400 ΔE3 contro i 167.522 ΔE3, pari a +77%, del FOGRA52.
Per sfruttare appieno questo Gamut è meglio usare immagini RGB.
Se si ha un'immagine già convertita in CMYK in uno dei profili standard FOGRA39 Iso Coated v2 o in FOGRA51 PSO Coated v3 si perdono quei colori che si vedono in trasparenza nell'immagine a fianco (rossi e verdi molto saturi sulle patinate, gran parte del Gamut compresi i dettagli nelle ombre per le uso mano).
Come e perché ciò avviene?
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Prendiamo l'immagine del vortice colore che è un po' la nostra mascotte. È un'immagine salvata in AdobeRGB, quindi con un Gamut che può raggiungere 1.207.528 ΔE3 e che dovrà essere portato in stampa, su carta patinata, attorno ai 400 mila ΔE3. Pertanto riusciremo a stampare solo 1/3 dei colori esistenti.
In corGae questa immagine l'abbiamo stampata in digitale con 7 colori (eptacromia), quindi possiamo farla slargare fino a 624.396 ΔE3 con un risultato senza eguali rispetto alla stampa in quadricromia nonostante il dimezzamento dei colori rispetto all'RGB di origine. La stessa immagine non è molto diversa se stampata in esacromia IndiChrome® che è "solo" 556.481 ΔE3 stante il poco green presente nella stessa, ben visibile nelle varie immagini in questa pagina.
Qui sopra abbiamo due inquadrature sull'asse b*, quello del giallo/blu dello spazio L*a*b*, e analizziamo in quali punti si collocano i suoi pixel.
Adesso analizziamo nello spazio bidimensionale (a sinistra) e tridimensionale (a destra) dentro a quali gamut i colori verranno riprodotti sulla carta.
A sinistra vediamo che il gamut della carta patinata è quello più ampio, mentre la uso mano è quello più piccolo. A destra invece la carta patinata=FOGRA51 è delimitata dal reticolo rosso mentre la uso mano=FOGRA52 è rappresentata dal solido.
Le figure geometriche sul fondo rappresentano la proiezione bidimensionale dei due Gamut.
Vediamo cosa succede per la stessa immagine se viene stampata sulle nostre HP Indigo.
Per la patinata, a destra, la differenza non è particolarmente significativa (7% in meno su tutto il Gamut): si perdono solo i pixel che stanno fuori dal Gamut e cioè - per questa immagine - una quantità significativa di pixel arancioni e rossi e qualche pixel verde.
Invece sulla uso mano la perdita è notevole. Se nel primo caso la differenza è percepita da un occhio appena allenato, soprattutto di una maggior luminosità della stampa HP Indigo dovuta alla presenza di pixel più saturi nel giallo/arancio, nel secondo caso l'immagine è completamente diversa.
La stampa digitale HP Indigo preferisce immagini RGB
Per ottenere in stampa tutti i colori possibili bisogna lasciare nel PDF le immagini in RGB, purché con il giusto profilo. Convertire le immagini in CMYK con un profilo di stampa offset quale ISO Coated v2 o PSO Coated v3, riduce irrimediabilmente quei pixel che la nostra HP Indigo potrebbe invece stampare.
Diverso è usare i profili delle nostre caratterizzazioni in fase di conversione perché in questo caso quei colori sono mappati e quindi non si perderanno.
Dal punto di vista colorimetrico convertire significa infatti costringere i pixel nello spazio disponibile che - se è più limitato come nel caso in esame - significa perderli definitivamente. Infatti il nuovo valore L*a*b* assunto dai singoli pixel di una conversione in FOGRA51 li pone all'interno del Gamut delle nostre HP Indigo e quindi le macchine da stampa, che rispettano le istruzioni dell'immagine, li stamperanno con una saturazione inferiore a quella che avrebbero potuto avere se lasciati in RGB.
Se interessa approfondire, è disponibile qualche elemento di colorimetria in più alla pagina Meglio il metodo RGB, mentre in ottica PDF qualche ragguaglio in più si trova alla pagina PDF per Indigo corGae: meglio RGB.