Una stampa certificata prevede come riferimento una Printing Condition standard e ISO 12647-2:2013 ne contempla 8 (le PC da 1 a 8), oppure una cosiddetta Attitional printing condition.
Nonostante i riferimenti di norma e le numerose Additional Printng condition che posssono essere prodotte da qualsiasi stampatore (corGae ne ha 2 proprietarie) può capitare, e capita, che non esista un riferimento per controllare una stampa.
Come fare? Noi abbiamo sviluppato una idea e i relativi tools per renderla operativa adattabile a qualsiasi supporto.
La ratio normativa
Nella stampa offset, in caso di contenzioso varrà in primis la Copia OK (se è stata vistata dal cliente), quindi la prova di stampa vistata dal cliente e, in assenza, fogli macchina con scala.
In stampa digitale, non essendoci la necessità di simulare con una prova meno costosa e più facile da realizzare, la prova assume di fatto il rango di Copia OK, valida a tutti gli effetti come riferimento in caso di contestazione.
Tenendo a mente questo aspetto abbiamo pensato che una volta ottenuta una Copia OK (che in digitale è la prova di stampa) non è necessario avere il riferimento di una caratterizzazione anche perché l'eventuale discordanza con la Copia OK sarebbe di rango inferiore e quindi i valori in essa presenti non potrebbero essere presi a riferimento.
Per la nostra procedura di certificazione di una stampa ci avvaliamo di un foglio elettronico che può lavorare con le 6 caratterizzazioni della nostra certificazione e in più con la Copia OK che, si ribadisce, una volta vistata dal cliente è di rango superiore rispetto a qualsiasi altro riferimento.
Visto che attraverso la nostra scaletta di controllo abbiamo i dati della Copia OK sui quali valutare le tolleranze, ci siamo detti che se invece di usare una caratterizzazione facciamo riferimento a quelli possiamo validare una qualsiasi stampa attraverso la "caratterizzazione al volo" che è rappresentata dalle misurazioni della Copia OK. Sarà quindi sufficiente impostare sul nostro foglio Excel COK=Copia OK, piuttosto che PLO, UMS, F39, F47, F51, F52 e potremo verificare, come faremmo per una qualsiasi altra stampa certificata, se le 10 stampe di controllo che vengono controllate dal nostro protocollo saranno in tolleranza con quella presa a riferimento.
Per non incorrere in non conformità formali non la certifichiamo, ma la validiamo: il risultato pratico non cambia.