È probabilmente la più indovinata integrazione tra analogico e digitale. La tecnica richiede molta competenza sia per l'analogico che per il digitale. Non è una serigrafia semplice perché deve fare ciò che normalmente si vuole evitare: deve cioè staccarsi facilmente dal supporto e coprire bene senza mostrare gli spessori (anche minimi) della stampa.
E qui entra la capacità dello stampatore digitale, oltre alla qualità intrinseca delle nostre macchine HP Indigo che, grazie agli elettroink, hanno uno spessore limitatissimo (pur rimanendo, con le carte patinate che si usano normalmente per questa tecnica, in parte sulla seperficie del supporto).
E poi c'è l'aspetto informatico: una volta coperta la stampa con l'argento serigrafico, se non c'è un codice in chiaro abbinato non si vede più nulla e, se non si è organizzato bene il lavoro, con le opportune segnalazioni a bordo foglio, poi non si riesce ad allestire.