Il 18 marzo 2020, agli inizi di quegli interminabili 69 giorni che dal 9 marzo al 18 maggio avrebbero bloccato le attività nel Paese, titolavamo una news: "Coronavirus e il nuovo New Deal corGae". All'interno segnalavamo che avremmo sviluppato un programma di Ricerca & Sviluppo per sfruttare il tempo che sarebbe cresciuto causa il tracollo delle attività che già aveva comportato, nelle 3 settimane dal 24 febbraio, un minor fatturato del 55% rispetto allo stesso periodo dell'anno prima.
In quanto codice ATECO 18 avremmo potuto tenere aperto e quindi avremmo unito la presenza per fare i lavori che sarebbero arrivati con la possibilità di sviluppare R&S nei tempi morti. Non immaginavamo la portata della catastrofe, che saremmo arrivati di li a poco a -65% su base settimanale, poi -75% fisso fino ai primi di giugno. Su base mensile aprile segnò -87% rispetto all'anno prima.
Ci rendemmo conto ben presto che non avevamo i mezzi per sviluppare quel progetto e ci piegammo all'uso massiccio della cassa integrazione. La ripresa cominciò in giugno ma non si rafforzava perché il grosso dei nostri Clienti erano ancora impegnati a rimettere in sesto la produzione. Per di più la chiusura di tutti gli eventi fieristici rendeva inutile predisporre la comunicazione, quindi il nostro prodotto.
Su base mensile al -87 di aprile, avemmo un -75% di maggio, -32 di giugno, -29 di luglio e finalmente +20% in agosto (anche se in termini assoluti si tratta di piccola cifra).
La svolta l'ha data il Decreto Agosto con la prosecuzione della moratoria di mutui e leasing. Se prima di quel provvedimento pensavamo con apprensione alla ripresa dei pagamenti dopo il 30 settembre, ora la situazione permetteva di fare progetti.
Lo scenario da proccupante diventava immediatamente interessante. Stava andando a buon fine una richiesta di finanziamento con la garanzia MCC che, per quanto ridimensionato rispetto al progetto iniziale, consentirà un interessante piano di investimenti aziendali verso nuove produzioni.
Resta l'amaro per chi, come noi, aveva raccolto l'invito del Governo di tenere alto il morale e investire e pensava che con una garanzia al 90% quel sistema bancario che si era distinto fin lì in operazioni finanziarie d'arrembaggio (creando buchi mostruosi di cui stiamo pagando un po' tutti) avrebbe fatto la sua parte e invece ha tirato fuori ora, decisamente fuori tempo e fuori contesto, quella prudenza che avrebbe fatto meglio a tenere nel recente passato. Ma tant'é!
La prosecuzione della moratoria è un vero toccasana per un'azienda come la nostra, fortemente esposta a ragione dei notevoli recenti investimenti. Se a questo si aggiunge la possibilità di poter contare su un finanziamento che, nonostante lo scopo finale è per invenstimenti, finché non sono fatti ci lascia una interessante liquidità, ecco che si crea la reale possibilità di investire sulle nostre persone con un consistente piano di Formazione 4.0.
Siamo molto orgogliosi di come abbiamo sviluppato il piano.
C'è una prima parte di formazione dei quadri fatta dal titolare: in pratica è il passaggio conoscitivo delle oltre 600 pagine del Manuale della qualità, costruito in una decina di anni e che non si era mai riusciti a passare al personale nella sua intierezza. Completata questa fase entro fine anno, saranno i quadri che passeranno il know-how agli operatori in un programma strutturato che dovrebbe migliorare di molto la consapevolezza.
Già i primi risultati di questa forma di full-immersion in procedure decisamente sofisticate e all'avanguardia - che collocano la nostra azienda tra le meglio automatizzate - è entusiasmante.
I benefici in termini di credito di imposta arriveranno nella primavera 2021, ma intanto riduciamo il ricorso alla cassa integrazione e questo ci rende orgogliosi sia perché teniamo impegnati i nostri ragazzi e anche perché riduciamo il costo nazionale dell'operazione COVID (sappiamo che molti non capiranno quest'ultimo spunto di orgoglio, ma sappiamo anche che il tempo è galantuomo e a noi piace così).
La timida ripresa di giugno e luglio ci aveva già visti impegnati nel rilancio della R&S e già quella aveva consentito una maggior presenza del personale in azienda. Con questo piano di Formazione 4.0 abbiamo ricreato la ripresa totale per la metà dei dipendenti.
La morale è che parole come cassa integrazione e finanza, normalmente antitetiche in quanto difficilmente raggiungono gli stessi obiettivi, siamo riusciti a declinarle, assieme, in un progetto virtuoso che sfrutta al meglio gli intendimenti del legislatore per la Formazione 4.0, aumenta il lavoro nell'immediato e, siamo certi, creerà la base di una ripresa che potrà avvantaggiarsi dalla presenza di personale maggiormente qualificato che potrà disporre dei nuovi prodotti creati con la R&S: un vero e proprio New Deal aziendale e un modo originale di fare economia circolare (non di risorse ambientali ma di lavoro, competenza e finanza).