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Anticontraffazione: la proposta corGae

Dove c'è business c'è chi è pronto di approffitarne anche con metodi illeciti. È in questi ambiti che i "pattaccari" sviluppano le più raffinate astuzie. C'è per il vero un mondo che pur di avere un prodotto firmato non disdegna l'acquisto improvvido, ma c'è anche chi viene inconsapevolmente turlupinato, e con lui l'azienda proprietaria del Brand.
Per il nostro Paese è un problema non piccolo. Gli utlimi dati statistiti disponibili stimano nel 2018 in 7,2 miliardi di euro il valore della contraffazione. In 6 anni (dal 2012) si stima un incremento del 10%. Si stima altresì che con quei soldi se ne vanno (o non si creano) oltre 100 mila posti di lavoro.

I grandi Brand spendono cifre importanti per contrastarla ma i risultati sono spesso deludenti. Ed è normale visto che si basano sull'attività di repressione nei confronti di chi esegue le frodi il quale, evidentemente, cerca di nascondersi al meglio.

Democratizzazione con gli acquisti on-line

Laddove è lo stesso acquirente che spinge a questo tipo di mercato - che mira alla inconsiostente salita sociale fornita dall'oggetto simile a quello firmato - l'unico contrasto possibile è quello tradizionale di tipo investigativo, quindi lungo e oneroso, ma la rivoluzione delle vendite on-line sta creando nuovi scenari che nascono da una diversa consapevolezza nell'acquirente il quale, capito che on-line si può comprare a qualsiasi prezzo, se investe una cifra decorosa vuole sapere che cosa ha comperato!

E allora cavalchiamola questa novità! 

Ci sono due tecnologie, relativamente recenti, che consentono metodi anticontraffazione tanto robusti quanto economici. Sono la Stampa digitale e il Cloud computing. La prima con la sua capacità di fare una stampa diversa dall'altra (e la diversità in questo caso sono dei codici di controllo) e il Cloud sul quale ci può stare un data-base di verifica raggiungibile a costi infinitesimali da qualsiasi parte del mondo.

A questi strumenti base si possono aggiungere delle opzioni il cui limite sta nell'immaginazione di chi le propone. Noi riteniamo di avere realizzato un metodo inespugnabile declinabile in tante combinazioni che spaziano dall'anticontraffazione ai concorsi a premi o all'integrazione dei due.

10 miliardi o 100 trilioni di combinazioni

Il nostro prodotto base lavora con numeri a 10 cifre = 9.999.999.999, 10 miliardi meno 1. Ma lo standard combina 2 gruppi di questi codici e arriviamo a 100 trilioni (meno qualcuno).

All'interno di questa quantità di numeri possibili la prima scelta può essere random: cioè non c'è continuità nei numeri. Detto in altro modo significa che se uno dei codici è 1.234.567.890 non è detto che esista nella serie il 1.234.567.891. Se invece c'è continuità in un range di codifica, lo rendiamo più sicuro aggiungendo un codice di controllo ottenuto con un algoritmo proprietario che stabiliamo di volta in volta col nostro interlocutore. La combinazione delle due serie da 11 cifre ognuna fornisce questo possibile numero di combinazioni: 9.999.999.999.800.000.000.000 che in italiano sono triliardi, sexstillion in inglese. Il prefisso, quello che conosciamo come mega, giga, tera ... è zetta.

Se poi al posto dei numeri mettiamo lettere o addirittura numeri e lettere le possibili combinazioni non hanno neppure definizione - che si ferma a 1024 con Yotta - trattandosi di un numero dell'ordine di grandezza di 1056 che fornisce questo risultato: 106.387.358.923.717.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000 [in Excel  =PERMUTAZIONE.VALORI(36;36)]

È evidente che se non si possiede la lista delle combinazioni non è pensabile che si possa andare a tentativi. Anche perché semmai un hacker ci mettesse dietro un computer a cercare tutte le combinazioni (la cui compilazione è interattiva) si fermerebbe al primo Captcha.

Accesso blindato ma facilitato da QR Code

QRCodeAnticontraffazioneComplicare la vita ai "pattaccari" non deve significare difficoltà di compilazione per cui il primo codice può essere racchiuso in un QR Code che è capace di chiamare il sito, autocompilarsi, in modo che all'utente non resti che digitare il codice di controllo in chiaro.

Da qui le possibili risposte:

  1. il codice (inteso come sequenza dei due codici) esiste e non è mai stato registrato: statisticamente parlando siamo di fronte all'oggetto originale. In effetti questa potrebbe essere una copia clonata ottenuta da chi ha avuto fisicamente in mano i codici veri. Se chi intende fare la truffa immagina il tipo di controllo che ci sta dietro non comincia neppure vista la certezza di essere pizzicato, ma se anche lo facesse si fermerebbe al prossimo controllo in quanto il tracciamento di chi si è collegato al data base consente di risalire tutta la filiera commerciale. Pensare invece che un qualsiasi codice passi al controllo dell'unione dei due random (perchè tale è, in qualche modo, anche la serie continua con l'aggiunta del codice di controllo), con quanto detto sopra è, perlomeno, improbabile. 
  2. il codice (inteso come sequenza dei due codici) esiste ma è già stato registrato. Siamo di fronte ad una copia fraudolenta. In realtà può essere la stessa persona che lo ha registrato 2 volte. Mentre a lui sarà facile capirlo dalla data/ora che viene indicata, l'azienda produttrice avrà tutti gli elementi per capire se si tratta della stessa persona o di una truffa e quindi agire di conseguenza in quanto avrà tutti i dati dei due (o più) acquisti e potrà risalire a chi ha venduto la copia clonata.
  3. il codice (inteso come sequenza dei due codici) non esiste. Siamo di fronte ad una copia fraudolenta ma l'azienda produttrice avrà tutti gli elementi per agire di conseguenza in quanto avrà tutti i dati di chi ha venduto questa copia clonata.

Furto meno remunerativo e polizze più basse

Ultimo aspetto, non certo per importanza, è il rischio di furto cui vanno incontro questi Brand. Disporre di questi strumenti e pubblicizzarli, è elemento che riduce anche il rischio di furto con benefico effetto sul costo della relativa polizza assicurativa contro il furto.

Rimettere sul mercato i prodotti tal quali equivale ad avere elementi imporanti per risalire molto più agevolmente la filiera truffaldina. Usare codici diversi rifacendo i cartellini abbiamo visto che non è la soluzione vista dal truffatore perché il tracciameto resta. Tutto ciò abbassa il valore della merce rubata e quindi sarà meno soggetta al tentativo di furto aumentando nel contempo il valore commercoiale della merce originale.