10 famiglie colore: la proposta corGae in stampa digitale

Proponiamo ben 10 famiglie, o modalità colore. Non trovete una proposta così ampia in stampa digitale in una solo azienda, tanto che è stata raccontata in un articolo a noi dedicato pubblicato sullo speciale Color Management di Italia Grafica. Ma, poiché qui siamo in un Blog tecnico, vediamo di cogliere gli aspetti salienti di questa proposta.
È resa possibile da una antica e centrata scelta politico/commerciale di Indigo orientata a coprire, con la propria tecnologia, tutto il ventaglio di possibilità della stampa tradizionale. Cosa resa possibile dalla disponibilità di una vastissima gamma di inchiostri.

Fare un inchiostro per una tecnologia digitale è un po' più complicato che non per una tecnologia tradizionale. In digitale, infatti, la possibilità di farlo arrivare sulla carta non è "semplice" come in offset dove "è sufficiente" inglobare un pigmento in un mezzo grasso che si attacca ai grafismi resi lipofili dall'incisione della lastra, che è invece idrofila, perché la separazione avviene per via elettrica e deve essere riconfigurata ad ogni colore che dalla lastra passa al blanket e quindi alla carta. La lastra deve essere ripulita per fare posto all'incisione/colore successivo per poi passare di nuovo al blanket e alla carta e così di seguito per 4 volte per ogni lato del foglio (se parliamo di quadricromia). Tutte questi passaggi, pilotati da differenze di potenziale di cariche elettriche richiedono una ingegnerizzazione specifica, macchina per macchina.

Emblematica è la storia degli inchiostri metallizzati. L'idea si perde nella notte dei tempi: la soluzione no! Da quando nel 2001 abbiamo istallato la prima Indigo abbiamo avuto notizia per almeno 3 volte che questi inchiostri sarebbero arrivati di li a poco. È la componente metallica presente in quegli inchiostri che mal si addice ad una tecnologia che lavora con cariche elettriche tanto che la disponibilità, finalmente reale da qualche mese sulla serie 3 (formato SRA3), non significa per nulla che l'avremo a breve anche sul formato B2.

Tutto ciò per dire che va riconosciuto a Indigo il grande merito di aver lavorato appassionatamente sugli inchiostri. I colori Pantone^® sono stati disponibili fin da subito, così come gli inchiostri Orange, Green e Violet per fare le esacromie di Hexacrome^® e di IndiChrome^®, poi abbiamo avuto il Bianco, i colori fluorescenti, gli inchiostri invisibili e infine quelli metalizzati.

La combinazione di questi inchiostri ci consente di proporre un mix di soluzioni unica. Unicità che ci contraddistingue non solo dagli stampatori digitali non Indigo, ma anche dai nostri colleghi HP che, pur potendo, non hanno ritenuto intraprendere questa strada.

Eccola li lista delle 10 famiglie:

1. Colori base
2. Bianco e nero
3. Bicromie
4. Esacromie
5. Colori Pantone^®
6. White (bianco coprente
7. Colori metallizzati
8. Inchiostri fluorescenti
9. Inchiostri invisibili
10. Fotografico Fine art

e ognuna è costituita da un numero più o meno ampio di opzioni che potete visualizzare nella tendina qui sotto per avere ancora più dettagliate informazioni.