Qualche decennio fa chi faceva fotolito non conosceva l'RGB. C'erano dei super scanner dal costo proibitivo che, si sosteneva, "lavoravano esclusivamente" in CMYK. Quello che usciva da quelle macchine era praticamente insindacabile, non fosse altro che il prezzo dell'attrezzatura incuteva rispetto a prescindere.
La qualità della riproduzione era dovuta a un mix di ottica, meccanica ma, soprattutto, separazione (da RGB a quadricromia, quindi non è vero che lavoravano solo in CMYK). Le grandi case: Crosfield, Hell, Dainippon, ecc. si contendevano la qualità che era principalmente la modalità di separazione. Cioè un "semplice" ICC ante litteram, che oggi otteniamo gratuitamente da mille fonti.
Perché scegliere la stampa digitale HP Indigo
Le esclusive tecnologie digitali di HP Indigo, l’avanzata gestione del colore e gli inchiostri liquidi ad alta coprenza, rendono i risultati di stampa con sistema digitale HP Indigo decisamente superiori rispetto a quelli dry toner e a getto d’inchiostro (inkjet).
I risultati percepiti dal nostro occhio – oltretutto misurabili – sono comparabili alla qualità della stampa offset tradizionale, e in alcuni casi, persino superiori.
Progettare la filiera prestampa/stampa attraverso un PDF standard adeguato
L'argomento è molto complesso e l'articolo vuole dare una risposta ai tanti misunderstanding della filiera nella quale molti si sentono vittima di inefficienze di cui sono spesso loro stessi causa. Eppure basterebbe che ognuno facesse quello che gli compete e tutto sarebbe più semplice e certo. La tecnologia unita alle buone pratiche hanno dato una risposta a tutto (o quasi), ma è previsto che ognuno faccia la propria parte, cosa che non si verifica ancora a sufficienza. È soprattutto una mancanza di informazioni, mai date dalla scuola, che trascina in un groviglio di lamentele quasi tutti gli attori della filiera che preferiscono lamentarsi delle inefficienze altrui, a monte o a valle, piuttosto che imparare a fare la loro parte.
Non si capirebbe altrimenti il motivo di tante incomprensioni quando basterebbe che i grafici generassero PDF/X consapevoli e gli stampatori allineassero i loro impianti agli standard.
5 carte uso mano versatili per ottimi risultati di stampa
La carta uso mano o usomano prende il nome dalla consuetudine ‘offset’ ma in modo poco appropriato.
In verità la definizione corretta è uncoated – non patinata – perché non subisce trattamenti di patinatura diversamente dalle carte patinate opache oppure lucide.
Questo tipo di carta (uncoated) è maggiormente diffusa in ambito editoriale poiché ideale alla stampa di libri, manuali, bugiardini e qualsiasi tipo di pubblicazione con molto testo e immagini con linee nette, senza ombreggiature (tratto).
Anticontraffazione: la tecnica iframe
Per poter funzionare correttamente, non tanto in termini tecnici, ma di immagine/marketing, la condizione in assoluto migliore è che le operazioni si svolgano all'interno del sito dell'azienda che realizza il prodotto in controllo. Ci viene in aiuto la tecnologia HTML attraverso i moduli iframe. Questi puntano e lavorano fisicamente sul nostro data base e quindi la procedura può essere attivata senza dover ricreare una infrastruttura specifica, ma si mostrano come una pagina del nostro cliente, non solo nella grafica, ma anche nell'indirizzo URL che appare, a tutti gli effetti visivi, una pagina del suo sito.
Le carte grafiche certificate per la stampa digitale HP Indigo
Se pensate che la stampa digitale sia così scontata e che il lavoro di un graphic designer – professionista della progettazione grafica e comunicazione – sia solamente quello di stare davanti a un Mac per ore e ore, purtroppo siete fuori strada!
Realizzare una stampa digitale è diventato nel corso del tempo un processo articolato, che combina in modo sapiente creatività, tecnologie, consumabili, know-how e professionalità per ottenere soluzioni disegnate su misura che rispondono alle esigenze del cliente finale soprattutto in termini di prezzo.
I tipi di carta per il progetto di stampa: quale scegliere
La carta su cui dar forma al progetto grafico è più di un semplice supporto e scegliere quella ‘giusta’ non è mai così scontato.
Per noi, ma anche per molti graphic designer, è lo strumento con cui esaltare i contenuti e le immagini che verranno impresse sulle diverse tecnologie di stampa.
Ogni carta ha le sue caratteristiche e qualità materiche che ne determinano il peso, la trasparenza, l’aspetto visito, la mano, lo spessore, il grado di opacità, l’effetto tattile e la durata nel tempo.
Qualità stampa: da corGae nuovo metodo di controllo
È da parecchio tempo che stiamo studiando e sperimentando le modalità operative che possono derivare dall'applicazione della formula di bilanciamento dei grigi proposta dall'Annex A della ISO 12647-2:2013. Sull'argomento sono stati incentrati anche il TAGADay 2019 e TAGA e-Day 2020. Da quel percorso ne è uscito un metodo molto semplice, e riteniamo rivoluzionario, per verificare il proprio impianto stampa. Bastano 10 minuti per leggere una scaletta che sta dappertutto.